TRENTO — Da qualche giorno non stava bene. Poi la febbre è aumentata ed è stato lui stesso a chiedere di essere portato in ospedale a Cles. Bruno Sembianti è stato ricoverato mercoledì e giovedì notte, verso le 23.30, è morto. Aveva solo 46 anni. Lascia la compagna, una figlia di 10 anni e un figlio di 8. Una morte che lascia tutti sotto shock per l’età, per le modalità, per la famiglia che lascia e per la notorietà della persona. Venerdì mattina il corpo senza vita dell’uomo è stato trasportato a Trento poiché è stata disposta l’autopsia. Lo ha riportato l’Adige.
Si vuole fare chiarezza su cosa è successo esattamente, perché il paziente in carico all’ospedale di Cles è descritto da tutti come un soggetto sano, sempre impegnato nel lavoro, all’aria aperta. Quella “febbriciattola” e poi la situazione finita fuori controllo aprono vari scenari. La giovane età e la velocità con cui tutto è accaduto lascia pensare. Si dovrà ancora attendere per avere qualche certezza.

Sono le conseguenze dei sieri purtroppo… Montagner le aveva predette.. e stanno capitando TUTTE esattamente come era stato anticipato.. ed è solo l’inizio.
Non fosse stato “vaccinato” lo avrebbero messo in apertura della notizia, per cui è presumibile che lo fosse anche perché come tanti non avrebbe potuto più lavorare e portare a casa il necessario per vivere. Ormai solo i parenti di tutte queste vittime potranno chiedere giustizia per quanto è stato fatto loro. Dovranno organizzarsi e costituire un grande movimento per i diritti civili che continuano ad essere calpestati. Vedremo in autunno.. .
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