Al porto di Ravenna dalle 7 di lunedì mattina (18 ottobre) è in programma un sit-in contro il green pass, a supporto della protesta dei portuali di Trieste. Parteciperanno un comitato ribattezzato “Portuali liberi”: anche lavoratori di Enichem, Eni-Versalis, Marcegaglia, Unieuro, Dock Cereali, Vigili del Fuoco, Teorema e Coop. L’appuntamento è al porto, tra la sede della Sapir e il Terminal Container Ravenna. «Intendiamo con questa azione dare il nostro contributo territoriale a un’azione nazionale che vede nei porti i punti di aggregazione, ma che raccoglie il malessere di tutte le categorie di lavoratori, dai sanitari agli insegnanti passando per ogni attività privata, stanchi di ricatti e imposizioni». Lo riporta Ravenna e dintorni.
PARLA GIANNI BARBACETTO —> https://www.youtube.com/watch?v=jlLkv56vo6Y
“ABBIAMO UN PROBLEMA OGGI, DOPO AVER ASSISTITO A MESI DI PANZANE CHE CI HANNO RACCONTATO.
———> “Un grande pasticcio… nell’Italia dei migliori DOVE TUTTO ANDAVA BENE, ci hanno detto – fino a una settimana fa – che solo con l’imposizione delle mani SI RISOLVEVA IL PROBLEMA DEL COVID, che Figliolo aveva fatto vaccinare tutto il mondo.
“Ora scopriamo, GUARDA CASO, che non è così, che ci sono 8 milioni di non vaccinati, SCOPRIAMO che non c’è sstato il coraggio di rendere obbligatoria la vaccinazione, ma hanno reso obbligatorio il Green Pass”.
PANZANE, DRAGHI, CAPISCI? —-> P A N Z A N E