Il Sindacato unitario giornalisti della Campania (Sugc) esprime solidarietà alla giornalista di Sky Gaia Bozza, “accerchiata e insultata” a Napoli in piazza Dante durante una protesta “no-green pass”. I manifestanti, riferisce il Sugc, “le hanno urlato ‘giornalista terrorista’, ‘venduti’ e insulti di ogni tipo; qualcuno ha cercato anche di aggredirla, ma è stato bloccato da altri manifestanti. La situazione si è fatta difficile e la redazione di Sky è stata costretta a interrompere la diretta. Così Ansa.
“È davvero paradossale che chi scende in piazza per chiedere libertà assoluta, nonostante una gravissima emergenza sanitaria, abbia difficoltà a rispettare una libertà essenziale e costituzionalmente garantita come la libertà di stampa (o libertà di insultare 24 ore su 24 chi la pensa diversamente? Ndr). L’episodio segue quello avvenuto a Firenze contro il giornalista di Fanpage Saverio Tommasi. Facciamo appello al questore perché i protagonisti di questa aggressione, ripresi dalle telecamere di Sky e di altri telegiornali, siano identificati e puniti”, conclude il Sugc.
E’ un anno e mezzo che fanno terrorismo… e la gente si è stufata… meglio per loro se non vanno più nelle piazze.
Sarebbe stato meglio bastonarla a dovere…
Attenzione!… da tempo molti giornalisti hanno abdicato a loro funzione per diventare a tutti effetti… agenti provocatori falsificatori… costoro devono essere trattati… come si meritano
Quando pensiamo alla rivoluzione francese, a quella americana, alla guerra di liberazione non ci riferiamo a delle cene di gala. C’è stata violenza, anche qualche errore. Ma quello che conta, e che questa il mainstream non comprende, è che il popolo ha sempre ragione.