Il professor Daniele Granara depositerà domani in Senato e alla Camera una petizione sottoscritta da 25mila tra docenti, personale Ata, genitori e studenti per “esporre la comune necessità dei docenti, del personale scolastico e universitario, degli studenti di ogni ordine e grado dell’Università, di non sottoporsi al green pass per accedere ai locali degli istituti scolastici in cui svolgono la funzione docente o prestano servizio e, quindi, all’istruzione dell’infanzia, primaria, secondaria e universitaria”. Ne dà notizia lo stesso legale e docente universitario. Così genova24.it.
La petizione intende chiedere alle Camere di “denegare la conversione in legge del dl approvato in Cdm il 5 agosto e emanato il 6 agosto. La petizione è stata inviata al Presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio e, tra gli altri, ai presidente del Parlamento europeo e della Commissione europea. L’avv. Granara auspica che “deputati e senatori riservino alla petizione la considerazione che il gran numero dei sottoscrittori esige. Gli stessi hanno esercitato un diritto loro garantito dalla Costituzione, quale strumento di democrazia diretta, e seguiranno la sua evoluzione secondo le forme e i rimedi costituzionali”.
Se la petizione fosse aperta, altri potrebbero sottoscriverla.
Infatti, se solo pochi la firmano, il messaggio che arriva a chi la riceve è che … a tutti gli altri le cose stanno bene così come stanno. 25 mila firme non sono poche: ma sono davvero le uniche voci che Sergio Mattarella e Mario Draghi sono tenuti ad ascoltare?
E sono anche le uniche voci italiane contrarie al lasciapassare verde da far “sentire” all’Europa, là dove il green-pass è nato?
DA TWITTER
Maria Rita – @MariaRitaDAdamo
“Hanno ricoverato una mia amica, sospetta miocardite, ha fatto il vaccino lunedì, costretta per la scuola, 28 anni.
Sono arrabbiatissima”.
HO TRE LAUREE, NON FACCIO LA CAVIA E NON VOGLIO PAGARE I TAMPONI
https://www.open.online/2021/09/02/covid-19-scuola-prof-vaccino-tamponi/
Nell’attesa di conoscere gli sviluppi in merito ai ricorsi italiani contro il green-pass europeo e italiano, e della petizione in oggetto, AUGURO A TUTTI I DOCENTI CHE NON VOGLIONO FARSI VACCINARE di poter mettere a disposizione la propria cultura, e il proprio entusiasmo, lavorando per scuole virtuali (di ogni ordine e grado).
Servirebbe un’azione concreta da parte dei Rettori di tutte le UNIVERSITÀ TELEMATICHE ITALIANE ——> https://www.ateneionline.it/universita-telematiche-riconosciute-miur/ —–> ma anche da parte di tutte le Università del pianeta. A MAGGIOR RAGIONE, DATO CHE l’italiano è la quarta lingua più studiata al mondo —–> https://www.eurotrad.com/lingue-piu-studiate-al-mondo-classifica/
Immagino, cioè, una formazione one-to-one, dove ogni docente “non vaccinato” lavori a distanza come tutor per ogni singolo studente. Per una materia sola, o per più materie (a seconda del curriculum del docente).
A mio avviso, questo farebbe fare passi da gigante agli studenti. La DIDATTICA A DISTANZA è DISPERSIVA se applicata su una classe intera, ma NON su una classe costituita da un singolo studente. Si potrebbe obiettare che in questo modo agli studenti di docenti “non vaccinati” mancherebbe il contatto con gli altri studenti.
Non è vero, perché quei tutor potrebbero anche dare “ripetizioni private” agli studenti green-pass muniti.